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Scopri il talento di Elisabetta Farris: una donna poliedrica.

  • L. F.
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 6 min

Sul nuovo sito dedicato a un'artista poliedrica emerge il talento e la versatilità di Elisabetta Farris, una donna che ha saputo distinguersi in diversi campi artistici. Con una carriera che inizia con le prime esperienze come comparsa, continua con dei ruoli da comprimario e poi prendendosi la scena con i ruoli da protagonista.


Tra gli ultimi successi, il Wexford Opera Festival, come Minnie in Fanciulla del West e Ah-Joe ne L'oracolo di Franco Leoni. “Elisabetta Farris shines in Puccini’s Masterpiece. […]” (www.operawire.com) e “Elisabetta Farris (Ah-Joe) possède un soprano dimensionné pour le répertoire vériste, doté de fortes capacités de projection – on l’imagine sans problème dans tous les grands rôles pucciniens.” (www.anaclase.com). Recentemente è stata al Petruzzelli in Trovatore e, successivamente, in tounée in Giappone con la stessa opera.

Ha debuttato inoltre il doppio ruolo di Sancta Susanna di Hindemit e Suor Angelica di Puccini nel quale la critica l’ha indicata come l’autentica trionfatrice di quest’opera (Sancta Susanna), ed oserei dire dell’intera serata, è stato il giovane talento sardo Elisabetta Farris (già ammirata qui a Pisa nei panni di Elena nella recente produzione di Mefistofele). La crescita di questo soprano è esponenziale: affronta le difficili pagine del suo personaggio con una maturità espressionistica che raramente si vedono in interpreti di pari età. La Farris, sorretta da una vocalità ben salda , da acuti squillanti e da un’ espressività drammatica solitamente tipica di attrici ormai collaudate, vince la sfida di debuttare, nell’arco della stessa serata, due ruoli così impegnativi come Sancta Susanna e Suor Angelica prova ne siano i copiosi applausi al termine di entrambi gli allestimenti.<Operateller.com>

Sancta Susanna
Sancta Susanna

e dall’interpretazione di Rowan nel “Piccolo Spazzacamino” di Britten: “L’ars canora, d’altra parte, è più che sufficiente al soprano Elisabetta Farris a imporsi all’attenzione del pubblico fin dal suo ingresso in scena: la sua Rowan ha catalizzato l’attenzione dell’intero pubblico, tanto nei momenti solistici sia in quelli d’assieme. La sua grazia nell’esecuzione e il peculiare timbro vocale l’hanno resa de facto il personaggio più interessante della rappresentazione.” <Uninfonews.it>

È stata inoltre Margherita nel Mefistofele al Teatro del Giglio di Lucca riscuotendo grandi successi sia di pubblico, che di critica:

"Elisabetta Farris was absolutely top-class as a soprano in this role singing with heartfelt expression and a very clear high register. The scene where Margherita realises she has murdered her two most loved beings during a raptus caused by the universe’s most evil agent for the devil himself, Mefistofele, must surely be one of the most harrowing moments in all opera! " <Opera>

ed Elena nel Mefistofele al Teatro Verdi di Pisa:

"Elisabetta Farris non canta Elena, lo è. Il giovane soprano sardo affronta la breve ma complessa parte della seduttrice greca supportata da una ragguardevole estensione vocale e da un’ottima tecnica. La Farris è dotata di un magnetismo scenico che non apprendi sui libri di testo e che solitamente è ad appannaggio di un ristretta pattuglia di cantanti che portano l’appellativo di fuoriclasse." www.operalibera.net    e 

"Elisabetta Farris ha raffigurato un’Elena pressoché completa: dolce e languida nei duetti nonché altisonante tragedienne (sì, qui bisogna esser proprio tale) negli esametri del drammatico racconto della presa di Troia, in cui ha sfoggiato considerevole volume e potenza vocale, dei gravi da far invidia a un mezzosoprano (bello e ben controllato il la naturale grave), e nel concertato successivo un do acuto enorme, tagliente e sicurissimo."< www.gbopera.it >

è stata inoltre Donna Isabella nel Convitato di Pietra di Tritto al Teatro Verdi di Pisa:              "Elisabetta Farris, calata perfettamente nella parte di Donna Isabella, caratterizza la sua prova grazie a una voce dotata di uno charme timbrico e per dei filati davvero pregevoli."      < www.fermataspettacolo.it/lirica>

"...Elisabetta Farris, Duchessa Isabella di gran temperamento, timbro squillante e accompagnata da buona tecnica e da una notevole estensione che qui non ha potuto sfoggiare" <http://www.gbopera.it/2015/11/pisa-teatro-verdi-il-convitato-di-pietra > 

Donna Elvira
Donna Elvira

 Donna Elvira nel Don Giovanni andato in scena al Teatro di Sassari: "Divertentissima la caratterizzazione di Donna Elvira – non dimentichiamo che è moglie di Don Giovanni – trasformata in una sorta di Petronilla furente, ma con le impennate tutte iberiche dell’attrice Rossy De Palma. Bravissima Elisabetta Farris, soprano dalla voce pure notevole non meno che il temperamento. Dove il lavoro registico è parso ancor più lodevole è parso sui due veri motori di tutto il “dramma giocoso”, ideali sia fisicamente che vocalmente quali alter ego l’uno dell’altro in un gioco di competizione artistica e canora." < http://impiccioneviaggiatore.iteatridellest.com >

Ha vestito i panni inoltre di Fiordiligi dal Così fan tutte al 29° Varese Ligure Opera Festival ed Elle ne La Voix Humaine di Poulenc al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto riportando un grande successo di pubblico e di critica:

“con la sua straordinaria interpretazione di La voix humaine la Farris si è dimostrata attrice sensibile ed efficace, oltre che musicista esperta e mai sopra le righe [...]spaziando tra i diversi registri con facilità e curando la timbrica con precisione assoluta. Eccellente anche la sua pronuncia francese, che non le impedisce di mantenere la voce sempre avanti e perfettamente in maschera. [...] La Farris ha una presenza scenica veramente notevole: senza l’ausilio di sovratitoli o traduzioni il pubblico rimane incollato ad ogni suo movimento per quaranta minuti dello spettacolo arrivando a quei tre Je t’aime! finali, strazianti quanto liberatori.” <GBOPERA.IT>

Il 2013 si apre con altri importanti debutti: Pamina ne Il Flauto Magico di Mozart al Teatro Giovanni da Udine e Aida nell’Aida prodotta a Francoforte da OperaClassica ottenendo un evidente successo di pubblico e di critica:

“…mattatrice della serata è il giovane soprano italiano Elisabetta Farris, che sembra non risentire dell’emozione legata al debutto del ruolo di Aida.  La voce della Farris è dotata di un fascino vocale d’antan: l'uso dei colori, le sfumature più tipiche del ruolo, i pianissimi e gli accenti drammatici che regala al pubblico tedesco la rendono l’autentica trionfatrice della serata e gli applausi a scena aperta ed i numerosi “brava” che il pubblico le ha tributato a fine recita lo dimostrano.” <La Tribuna – 14 luglio 2013>

Sempre nel 2013 ha partecipato a una tournée in Colombia organizzata dalla Fundacion Prolirica de Antioquia a Medellin dove ha vestito i panni di Amelia da Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi e di Leonora ne Il Trovatore di Giuseppe Verdi.

Il 2012 annovera altri fortunati debutti: in aprile è Mimi nell'opera La Bohème di G. Puccini al teatro Verdi di Trieste, interpretazione per la quale raccoglie il consenso di pubblico e di critica:

“Elisabetta Farris è sotto il profilo vocale e dello scandaglio del ruolo    la sicura dominatrice della serata.     Il bel timbro brunito è messo a disposizione di una tecnica sorvegliatissima e rifinita” <ilcorrieredelteatro.it>.

Successivamente, occasione di un Gala della Croce Rossa Italiana, è la protagonista ne Il Telefono di G. Menotti;  a  Sassari   dà  prova di  essere un  soprano dalle  qualità vocali  adatte  alla  partitura mozartiana, che ha delineato con eleganza ed ironia il proprio personaggio” <GBopera.it> vestendo i  panni di una spumeggiante Marcellina ne Le Nozze di Figaro prodotte dall’Ente Concerti Marilisa de Carolis; nel corso dello stesso anno debutta inoltre Nedda nei Pagliacci di Leoncavallo con gran successo di pubblico.

Il 2011 è l'anno del debutto prima a Spoleto e Perugia come Cio Cio San nella Madama Butterfly prodotta dal Teatro Lirico "Belli" di Spoleto sotto la direzione del M° Carlo Palleschi ( "Una Butterfly dolcissima" <Il Messaggero di Roma>); in seguito a Sassari nei panni della Signora Elvira Guidotti  nell'opera I due timidi di Nino Rota ( la rivista Opera definisce la performance di Elisabetta Farris: "un mix interpretativo che spazia dalla celebre Bice Valori fino ad Anna Magnani”). Nel 2010 debutta La Serva Padrona di G.B. Pergolesi: “Elisabetta Farris, giovane soprano sardo, stella in ascesa nel firmamento operistico, gode di raffinata vocalità, di perfetta dizione e di un’ottima presenza scenica: anche gli occhi esprimevano e sprizzavano una comicità pertinente all’azione” <AILnotizie.it> Nel 2009 debutta con successo di pubblico e di critica Tosca al Teatro Nazionale Sloveno di Maribor sotto la direzione del M° Michael Halasz. Nello stesso anno veste i panni di Susanna ne Il segreto di Susanna di Wolf Ferrari.Nel 2008 esordisce nei panni di Alisa all’Ente Concerti Marilisa de Carolis nella Lucia di Lammermoor. Debutta nel 2006 sotto la direzione di Antonio Calenda nell'opera moderna Opera Comique, lavoro messo in scena anche al Comunale di Treviso, al Giglio di Lucca, alla Reggia di Caserta e al Teatro Quirino di Roma in una tournèe iniziata nel 2006 e prolungata, visto l'enorme successo, a tutto il 2007.

Elisabetta Farris ha lavorato sotto la guida di importanti direttori d'orchestra quali: Maurizio Barbacini, Bruno Cinquegrani, Michael Halász, Francesco Lanzillotta, Fabio Mastrangelo, Giuseppe Montanari, Carlo Montanaro, Carlo Palleschi, Dante Ranieri e Donato Renzetti […].  Così come sotto la guida di registi del calibro di Jun Aguni, Elisabetta Brusa, Antonio Calenda, Franco Ripa di Meana, Marco Spada…  Nel repertorio sinfonico, tra i numerosi concerti solistici, si annoverano in particolare il concerto eseguito per Sua Santità Papa Benedetto XVI in occasione dell'incontro con il Secondo Patriarca degli Armeni (2008), il Magnificat di Vivaldi, l’esecuzione dei Mörike-Lieder di Hugo Wolf, il Dixit Dominum di Händel, e la Messa da Requiem di Faurè.  Elisabetta Farris ha inciso opere come: Il Gloria di Antonio Vivaldi e l'album "Onde Sonore" dell'emergente compositore romano Michele Biki Panitti.  


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